I prezzi delle case nell’Unione Europea ha registrato nel primo trimestre del 2023 un calo dello 0,7% rispetto al quarto trimestre 2022, quando, a sua volta, si era già registrato un -1,4%. Sono quindi due i trimestri consecutivi al ribasso, un dato che non si verificava ormai dall’inizio del 2013. A fotografare questo scenario sono i dati pubblicati da Eurostat. Scopriamo la situazione nel dettaglio.
Nel caso della zona euro, il prezzo delle case ha registrato un calo medio dello 0,9% tra gennaio e marzo, rispetto al calo dell’1,7% del quarto trimestre del 2022, registrando così per la prima volta diminuzioni trimestrali consecutive.
Tra i 27 Paesi, i prezzi sono diminuiti su base trimestrale in 11 Stati membri. Gli incrementi maggiori sono stati registrati in Danimarca (+2,5%), Ungheria (+2,2%), nonché Croazia e Cipro (entrambi +2%). I cali maggiori sono stati registrati in Lussemburgo (-4,1%), Germania (-3,1%) e Finlandia (-1,8%).
La pressione sui prezzi delle abitazioni coincide con l’inasprimento delle condizioni del credito a seguito del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE), che ha alzato il prezzo del denaro fino al 4%, dopo aver applicato otto rialzi consecutivi da luglio 2022.
Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, i prezzi delle case nell’area dell’euro sono aumentati dello 0,4%, dopo il +3% su base annua del quarto trimestre del 2022, mentre tra i 27 Stati membri le case sono diventate più care dello 0. 8%, rispetto all’aumento del 3,6% anno su anno nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
I maggiori aumenti annuali dei prezzi delle case sono stati registrati in Croazia (+14%), Lituania (+13,1%) e Bulgaria (+9,5%), mentre i prezzi sono diminuiti in Svezia (-6,9%), Germania (-6,8%), Danimarca (-6,2%), Finlandia (-5,1%), Lussemburgo (-1,5%) e Paesi Bassi (-0,1%). Mentre le principali diminuzioni sono state osservate in Grecia (-14%, cfr. note metodologiche), Italia (-9%) e Cipro (-2%).
Articolo visto su (idealista/news Italia)